Al museo dimostrazioni sulla tempratura degli utensili
Un fabbro svelerà i trucchi ed i segreti della vecchia arte
Domenica 08 maggio, inserite in una serie di incontri di approfondimento denominati “incontrare la pietra”, si terranno presso il Museo della Pietra e degli Scalpellini di Castellavazzo delle interessanti dimostrazioni di forgiatura e temperatura degli utensili, utilizzando le tecniche di un tempo frutto di un sapere plurisecolare.
L’iniziativa rientra in un più vasto progetto di rilettura dell’attività di estrazione e lavorazione della pietra, alla quale era giocoforza correlata la professionalità del fabbro, il cui operato permetteva una corretta preparazione degli attrezzi.
L’importanza di questo lavoro era tale che a Castellavazzo erano presenti diversi laboratori che si dedicavano alla preparazione ed alla manutenzione degli attrezzi utilizzati dagli scalpellini, tanto che oggigiorno in alcuni edifici del centro storico ancora si vedono delle grandi canne fumarie in pietra, che rivelano la presenza di una fucina generalmente posta al piano terra.
Nel piazzale della Bottega dello Scalpellino, dinanzi al museo, sarà per questa occasione ricreata la tipica postazione di lavoro dotata di incudine e forgia, oltre che di ogni qualsiasi altra strumentazione d’epoca.
Per queste operazioni l’Associazione Pietra e Scalpellini si avvarrà della preziosa collaborazione di Francesco Frigimelica, studioso e appassionato di antichi mestieri, il cui dinamismo culturale è tale da avergli fatto acquisire una miriade di informazioni, normalmente dimenticate nella vita quotidiana.
Le punte, le martelline e le bocciarde verranno rigenerate portandole in temperatura e poi bruscamente raffreddate, processo che viene definito per l’appunto “temperatura” e che aumenta la durezza del metallo.
A tal proposito, anche se può sembrare quasi impossibile, anche la preparazione di una semplice punta richiede una perizia molto affinata, dove l’occhio attento dell’operatore deve scegliere il materiale più idoneo sia per l’azione meccanica di percussione che per l’aderenza sulla roccia, qualità che vanno poi amplificate dal processo di temperatura.
Secondo Giulio Mazzucco, del Direttivo “degli scalpellini”: <<queste iniziative consentono al nostro sodalizio di perseguire nella divulgazione dei vari aspetti di lavorazione della pietra, manifestazioni che, visto il successo delle ultime manifestazioni, sono sempre molto gradite dalla cittadinanza.>>
L’occasione sarà utile anche per la realizzazione di un servizio fotografico che sarà inserito in una pubblicazione di prossima uscita, curata dal ricercatore di origine longarone Agostino Sacchet.
L’appuntamento è quindi fissato per domenica 08 giugno con inizio alle ore 14.30, con ingresso libero e con la possibilità di visitare l’attiguo Museo della Pietra e degli Scalpellini.