Esaurito il libro dell’arch. Adriano Alpago Novello
Diede l’impulso per la realizzazione del Museo
Da qualche giorno nella lista dei libri introvabili vi è anche il libro “Castellavazzo. Un paese di pietra, la pietra di un paese”, pubblicato nel 1997 a cura del compianto architetto Adriano Alpago Novello con al collaborazione del prof. Ulderico Bernardi.
L’opera, inserita nella collana “Cultura popolare veneta” promossa dalla Giunta Regionale del Veneto, ha visto la partecipazione della Fondazione Giorgio Cini ed il fattivo impegno di tutte le componenti di volontariato del paese.
La pubblicazione rientra in un più ampio progetto di riscoperta e valorizzazione delle peculiarità storiche di Castellavazzo, denominato per l’appunto “Castellavazzo. Un paese di pietra, la pietra di un paese”, iniziativa che dopo aver visto l’inaugurazione del Museo della Pietra e degli Scalpellini nel maggio scorso è ora rivolta ad altri aspetti dedicati all’approfondimento culturale e storico.
Una ventina di capitoli accompagnano il lettore alla scoperta di una tradizione ed una professionalità che si sono legate indissolubilmente con le vicende quotidiane di questo borgo di montagna, dove la prima testimonianza della lavorazione della locale pietra è costituita dalla Stele Neroniana attualmente conservata nei locali del municipio e datata nel periodo compreso tra il 54 ed il 68 d.C.
Un’attenta ricerca storica ed un ricco impianto fotografico permettono alle esigenze più disparate di soddisfare le curiosità e le necessità di approfondimento, promuovendo nel contempo il confronto e la scoperta sul territorio delle argomentazioni trattate, costituendo quindi un valido strumento per la valorizzazione del territorio.
Il personale legame con Castellavazzo e la Torre della Gardona, presso la quale un antenato era capitano, lascia trasparire la passione ed il trasporto con i quali l’arch. Alpago Novello affrontò la pianificazione del libro, cogliendo le ultime testimonianze di chi visse di persona l’epopea degli scalpellini e spesso volendo personalmente visitare luoghi e situazioni citate nelle narrazioni.
L’enorme sforzo prodotto dall’Associazione Pietra e Scalpellini di Castellavazzo e il sostegno avuto dai vari livelli amministrativi, ha fatto si che il paese dia diventato effettivamente referente per le tematiche inerenti le lavorazioni litiche, attirando studiosi, professionisti e scolaresche anche da fuori regione.
Ora, a 10 anni dalla pubblicazione, le migliaia di copie prodotte sono andate esaurite anche in ragione della elevata qualità dei contenuti, difficilmente riscontrabile in altri lavori similari, e pertanto l’Associazione auspica un fattivo interessamento delle varie componenti amministrative onde poter mettere nuovamente a disposizione della comunità questo importante strumento di analisi e divulgazione della storia locale.
Secondo Vilmer Mazzucco - presidente dell’Associazione Scalpellini - << La soddisfazione che la pubblicazione sia stata molto apprezzata si contrappone al rammarico di non poter più esaudire le numerose richieste che ci giungono; siamo fiduciosi nell’interessamento diretto della Regione Veneto per una nuova ristampa, ormai improrogabile >>.
In attesa quindi di una nuova edizione, non rimane altro che scoprire Castellavazzo e la sua storia legata alla pietra recandosi direttamente in paese e visitare, oltre che gli scorci più caratteristici ed i siti di estrazione, il Museo della Pietra e degli Scalpellini.