Nei giorni 02 e 03 settembre si è svolta la sesta edizione della Festa Regionale della Montagna, quest'anno ospitata dalla Comunità Montana cadore Longaronese Zoldo.
Il nucleo perincipale della festa è stato allestito presso il Palazzo delle Fiere di Longarone dove moltissime realtà della montagna veneta erano presentate con stand e attrazioni varie.
Con cadenza regolare un servizio navetta trasportava gli ospiti nei siti più rappresentativi del territorio della Comunità Montana, quali la centrale ENEL di Soverzene, i musei di Castellavazzo, Codissago, Forno di Zoldo, Perarolo, la diga del Vajont, la valle Tovanella.
La nostra Associazione si è impegnata su più fronti, allestendo lo stand all'interno dei padiglioni fieristici di Longarone Fiere, aprendo con orario continuato il Museo della Pietra e degli Scalpellini e garantendo l'operatività della Bottega dello Scalpellino.
Presso la rassegna fieristica molte sono state le persone che si sono dimostrate interessate alle nostre attività, attirate, oltre che dalla cortesia dei volontari presso lo stand, anche dalla bellezza dell'allestimento che comprendeva anche alcune opere messe a disposiizone da alcuni componenti del sodalizio.
Il museo è stato raggiunto da un considerevole nuemero di visitatori invogliati dalla bella giornata e anche dagli articoli apparsi nei giorni precedenti sulla stampa locale.
Grazie ad un gruppo di guide è stato possibile accompagnare gli ospiti all'interno del museo e illustrare loro le testimonianze raccolte nelle 5 sezioni che compongono il percorso museale.
L'esterno dell'edificio si è presentato riqualificato e con l'inserimento di alcune strutture che stanno completando l'impianto definitivo che scaturisce da un ambizioso e faticoso progetto di sviluppo del msueo stesso.
All'esterno del museo l'attenzione era invece rivolta nei confronti degli scalpellini che operavano nella Bottega dello Scalpellino, dove si stavano realizzando alcuni manufatti quali una finestra, e un lavandino (secer).
E' stata questa una due giorni intensa non priva di soddisfazioni e che, viste le ripetute attribuzioni di affetto e interesse, fa ben sperare per l'apertura definitiva del museo.