Escursione alla scoperta della Gardona
Un’occasione per scoprire una struttura unica nel suo genere
Domenica 22 giugno alle ore 16.00, con partenza dal Museo della Pietra e degli Scalpellini di Castellavazzo, prenderà avvio un’escursione guidata al Percorso Storico Archeologico Naturalistico della Gardona.
La locale Associazione Pietra e Scalpellini, che cura la manutenzione dei vari sentieri che compongono l’itinerario, intende così offrire un’opportunità per conoscere uno dei siti storici più affascinanti di tutto il contesto bellunese, interessato dalla presenza di testimonianze eterogenee che spaziano in diverse epoche del passato.
In questi luoghi, naturale confine tra Bellunese e Cadore, nel 1511 si è tenuto un aspro combattimento con centinaia di caduti, nel quale le truppe del Regendorf ebbero la meglio sulla compagine veneta solo per merito di un rinforzo di 600 uomini, giunto provvidenzialmente quando ormai ogni speranza di sfondamento pareva persa.
Il tracciato, dalla lunghezza di circa 2,5 chilometri, si snoda con una comoda traccia nei boschi a monte del paese e dall’anno scorso è attrezzato in maniera tale da renderne agevole la percorrenza.
Svariate pennellature corredate da disegni e immagini permettono di conoscere le vicende storiche che si sono intrecciate in questo particolare punto del “Canal de la Piave”, oggigiorno superato quotidianamente da migliaia di automobilisti inconsapevoli di cosa si trova appena sopra la statale d’Alemagna.
Lungo il percorso difatti si possono ammirare, oltre al particolare contesto naturalistico e geologico, il sito difensivo della Gardona, composto dalla torre triangolare, dal muro fortificato e dalla dogana, oltre che il punto d’unione dei due rami del sistema idroelettrico Piave Boite Maè con la centrale di Gardona.
La particolare foggia triangolare della torre costituisce una rarità a livello nazionale, dovuta con molta probabilità dalle origini romane del sito e dettata anche dalle difficili condizioni morfologiche.
Il percorso permette di raggiungere anche uno dei brani più interessanti e inediti del muro medioevale, un tempo quasi irraggiungibile perché inglobato nella fitta vegetazione che ricopre rigogliosa tutta la zona.
All’uscita del bosco, un bagliore quasi accecante annuncia il transito presso le cave di Marsor, dalle quali viene a tutt’oggi estratta la famosa Pietra di Castellavazzo.
A valle del sito estrattivo l’escursionista si imbatte in un’impressionante serie di muri a secco che sorreggono numerosi terrazzamenti, un tempo realizzati per aumentare le superfici da destinare alle coltivazioni ed al pascolo degli animali.
Presso il villaggio S.A.D.E. della Gardona, circa a metà percorso, sarà organizzato un punto di ristoro dove i partecipanti potranno recuperare le energie profuse prima di rientrare al museo dove l’arrivo è previsto verso le ore 18.00.