Castellavazzo. Gli Scalpellini avviano la catalogazione di cave e pietre bellunesi
La ricerca diventerà una sezione della realizzanda Bibliopietra
In questi giorni tutti i comuni bellunesi stanno per ricevere una missiva nella quale viene loro richiesta la collaborazione per un’importante iniziativa promossa dall’Associazione Pietra e Scalpellini di Castellavazzo, atta a catalogare tutte le tipologie litiche utilizzate in provincia ed i relativi siti dai quali vengono estratte.
Al termine dello studio, i cui risultati non potranno essere certo immediati viste le dimensioni territoriali dell’analisi, verrà creata un’apposita sezione espositiva all’interno della Bibliopietra, struttura organica al Museo della Pietra e degli Scalpellini, destinata a potenziare l’offerta didattica rivolta a studenti, professionisti e ricercatori.
Questo nuovo progetto proposto dal sodalizio di Castellavazzo ha l’obiettivo di implementare un’analoga raccolta effettuata nel corso degli anni ’30 dall’Ing. Polit e dall’Arch. Alpago Novello, attualmente in esposizione presso la sede museale e purtroppo mancante di parecchie testimonianze, andate perse tra un trasferimento e l’altro.
L’impulso per avviare questa nuova catalogazione è avvenuto osservando proprio l’interesse che i visitatori rivolgono a questa sezione del museo, catturati dai colori e dalle amalgame che caratterizzano i blocchetti di pietra.
Oggi come un tempo, la parte puramente descrittiva dello studio verrà integrata con dei “provini” dalle dimensioni di 11 x 11 cm, i quali permetteranno anche ai visitatori meno esperti di raffrontare le diverse caratteristiche dei materiali, e in questo modo conoscere le varietà cromatiche che abitualmente non vengono attribuite al nostro territorio sempre erroneamente identificato solamente nel grigio-rosastro delle Dolomiti.
Lorenzo David - responsabile dell’iniziativa - afferma con entusiasmo: <<siamo certi che tutti i comuni bellunesi ci daranno una mano per completare questo ambizioso progetto, il quale permetterà di raccogliere una gran quantità di informazioni e riproporle in maniera tale che possano divenire una risorsa per l’intera provincia. Grazie all’abilità dei nostri associati sarà poi facile predisporre i provini e far apprezzare ai visitatori le diversità litiche presenti nel nostro territorio>>.
Nella fase di scrematura delle notizie raccolte e di catalogazione dei provini, all’associazione si affiancherà il noto geologo Giuseppe De Biasi, uno dei massimi esperti provinciali in materia.
Tutto il materiale dovrà essere fatto pervenire presso il municipio di Castellavazzo, vista la gentile disponibilità espressa da Sonia Salvador, consigliere delegato alla cultura, oppure su precisa richiesta potrà essere raccolto direttamente dai componenti dell’associazione.
Visto l’alto interesse che l’associazione rivolge a questa ricerca, è stato avviata anche una proficua collaborazione con la Direzione Geologia e Attività Estrattive della Regione Veneto, al fine di attuare un reciproco scambio di dati e testimonianze.
Continua in questo modo l’inesauribile attività di ricerca condotta dal sodalizio guidato da Vilmer Mazzucco, che si qualifica come maggiore referente provinciale per la ricerca e la divulgazione delle tematiche inerenti l’estrazione e la lavorazione della pietra.
Vista l’importanza dell’iniziativa, la stessa ha trovato il supporto economico del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Piave appartenenti alla Provincia di Belluno, al quale va il ringraziamento del Consiglio Direttivo dell’Associazione Scalpellini.